Cristian Borghi, trainer dell’Arcetana

“Le prospettive in vista di questo confronto erano senza dubbio favorevoli per noi. D’altro canto, non esistono partite già scritte o già vinte ancor prima di giocarle: il valore va sempre dimostrato sul campo, indipendentemente dalla situazione che caratterizza gli avversari. Oggi il nostro successo non fa una piega, ma al tempo stesso non credo affatto che si sia trattato di una semplice passeggiata: nonostante le difficoltà che sta incontrando fin da inizio stagione, nel duello odierno la Virtus Castelfranco ha comunque messo in campo una consistente dose di convinzione e tenacia. Noi eravamo privi di Antonio Barbati, bloccato in extremis da uno stiramento muscolare: i suoi tempi di recupero sono valutati in una decina di giorni, e dunque il 5 gennaio dovrebbe tornare schierabile. Per il resto, qui al “Ferrarini” non siamo stati così brillanti dal punto di vista fisico: ci siamo rivelati meno freschi e frizzanti rispetto a tante altre occasioni. Un problema che non sorprende: del resto abbiamo appena chiuso una settimana molto severa dal punto di vista degli impegni, con tre partite disputate nell’arco di appena una settimana. Questa flessione non ci ha comunque impedito di fornire una buona prova, e soprattutto di affrontare la partita nel modo in cui andava affrontata. Quando si incontra una squadra a quota 0 dopo così tante partite, il rischio di peccare di presunzione è sempre dietro l’angolo: un pericolo da cui ci siamo tenuti ben lontani”.

Ora il percorso agonistico dell’Arcetana riprenderà sul campo della capolista Correggese: come detto domenica 5 gennaio 2025, al “Borelli” di Correggio con fischio d’inizio fissato per il consueto orario delle 14,30.

“Considerando le due sconfitte da cui provenivamo, questa affermazione vale davvero tantissimo – rimarca Borghi – Ora, la sosta natalizia arriva al momento giusto. C’è bisogno di recuperare energie preziose, specie dopo l’intenso periodo che si è appena chiuso con questa vittoria qui a Castelfranco. Non siamo certo noi a scoprire il valore della Correggese, prima della classe e ancora imbattuta in campionato: ad ogni modo, noi ci presentiamo con credenziali che possono definirsi lusinghiere. Fino a questo momento, abbiamo conquistato punti contro quasi tutte le dirette concorrenti nella parte destra della classifica: inoltre, a impreziosire il bottino è pure arrivato il roboante blitz sul terreno della Vianese. Non abbiamo ancora conquistato alcun traguardo, e dunque guai a dormire sugli allori: d’altro canto, di certo il nostro gruppo ha costruito solide ed efficaci basi in vista di una fase di ritorno che si preannuncia altrettanto impegnativa”.

Fabrizio Ganassi, direttore generale della Virtus Castelfranco

“Lasciatemelo dire: L’Arcetana è una realtà molto vivace e simpatica, che peraltro può contare su una squadra ben assortita e davvero ben allenata. Nulla da dire sulla nostra sconfitta: forse avremmo potuto limitare i danni perdendo solo per 0-1, ma in ogni caso i biancoverdi hanno legittimato la conquista dei 3 punti. Il gruppo allenato da Cristian Borghi è più squadra rispetto al nostro, e può contare su meccanismi di gioco che in questo momento sono maggiormente collaudati. Quanto a noi, inutile negare che la salvezza equivarrebbe a una vera e propria impresa: per ottenerla dovremmo centrare una sfilza di vittorie, una sequenza vincente che ora come ora è piuttosto distante dal contesto che ci riguarda. D’altronde, una cosa è certa: la società è composta da persone serie e competenti. In più, nessuno di noi ha la minima intenzione di demoralizzarsi in anticipo: né i dirigenti, né lo staff tecnico, né la squadra. Durante questa sosta natalizia, servirà una seria riflessione sulle strategie da attuare nel corso della fase discendente: magari cercando di risolvere l’emergenza inerente il reparto offensivo, che adesso è decimato da defezioni e infortuni. Intanto, oggi contro l’Arcetana abbiamo giocato a calcio: nonostante il risultato sfavorevole, siamo comunque riusciti a esprimere un’apprezzabile forza di carattere e una confortante intessitura di gioco. Doti da cui ripartire con assoluta decisione”.