Andrea Ferrari è il nuovo preparatore dei portieri biancoverdi: “La società mi aveva contattato anche negli anni scorsi. Non voglio tracciare troppi pronostici in merito al rendimento della squadra: preferisco concentrarmi su quello che sarà il mio compito. Abbiamo due estremi difensori di ottimo potenziale, caratteriale e tecnico: con Giaroli e Cammarota ci sono tutte le condizioni necessarie per svolgere un lavoro concretamente proficuo”

Arceto, 25 luglio 2024 – Oggi arriva la notizia del nuovo preparatore dei portieri annunciata dal Direttore sportivo Sasà Greco:

“Proprio in questi giorni, abbiamo completato i ranghi tecnici individuando il nuovo preparatore dei portieri. Si tratta di Andrea Ferrari, che da giocatore può vantare un passato da estremo difensore pure a livello professionistico. Dopo gli esordi nella Rubierese datati 1985, lui ha infatti vestito la casacca del Bologna per ben otto anni: la trafila nei ranghi rossoblù lo ha condotto dal vivaio fino alla Prima squadra, dove lui è arrivato ad accumulare alcune convocazioni nell’organico di serie A e addirittura una convocazione nell’Italia Under 21. Un percorso felsineo proficuo e continuativo, interrotto soltanto da una significativa parentesi a Carpi: indossando la casacca biancorossa, Ferrari ha potuto cimentarsi con il palcoscenico della C1. Terminata la permanenza al Bologna, le sue successive tappe da giocatore sono state Fiorenzuola, Poggese, Mirandolese, Rubierese e San Faustino – ricorda Greco – Tra l’altro a San Faustino si è persino reinventato centravanti, trovando anche la via del gol in Prima Categoria. A seguire la sua esperienza come allenatore dei portieri si è svolta in larga parte della Rubierese, società che lui ha salutato al termine della stagione 2023/24: va tuttavia annoverato un rilevante passaggio alla Folgore Rubiera in Eccellenza, dall’estate 2017 fino al febbraio 2020. A Ferrari il più cordiale benvenuto, e il migliore augurio di buon lavoro”.

“I contatti con l’Arcetana non sono certo nuovi – sottolinea quindi Andrea Ferrari – In questi anni il sodalizio biancoverde mi aveva cercato almeno in altre tre occasioni, ma poi non eravamo mai riusciti a concretizzare l’accordo. Adesso è invece arrivata la volta buona: ringrazio Sasà Greco e più in generale l’intera compagine dirigenziale. Non posso certo nascondere una consistente dose di fiducia, mista a una rilevante spinta sotto l’aspetto motivazionale. Arceto è una realtà di blasone e indubbio prestigio nel panorama del calcio dilettanti: ritengo che il fatto di lavorare qui rappresenti un autentico valore aggiunto, per tutti coloro che fanno parte a vario titolo dell’universo biancoverde. Al tempo stesso, ovviamente ciò non mi impedisce di manifestare e ribadire massima stima e riconoscenza verso il club da cui provengo: peraltro io vivo proprio a Rubiera, e la traiettoria nei ranghi della Rubierese si è rivelata davvero densa di gratificazioni”.

Ferrari si sofferma quindi sui guardiani biancoverdi:

“L’Arcetana può contare su due portieri di forte potenziale, e la loro presenza ha costituito un ulteriore buon motivo per raccogliere questa sfida. Per quel che riguarda il capitano Daniele Giaroli, ritengo che non ci sia bisogno di elaborare chissà quali profili o credenziali: lui è un vero e proprio emblema del calcio dilettanti in terra reggiana, oltre che un reale conoscitore del campionato di Eccellenza. Inoltre, vanno certamente evidenziate le indubbie prerogative di Fabio Cammarota: lui è nato nel 1998 e quindi ha 11 anni in meno rispetto a Giaroli, ma dalla sua parte c’è comunque un bagaglio di esperienze che potrà davvero essere molto utile all’intera squadra”.

E proprio a proposito della squadra, il nuovo preparatore dei portieri non si sbilancia nel formulare pronostici:

“Credo che nel calcio le previsioni lascino sempre il tempo che trovano, soprattutto quando siamo ancora a luglio. Da più parti si pensa che qui ad Arceto ci siano le condizioni giuste per reggere l’impatto con l’Eccellenza in modo egregio: una visione di cui mi fido, anche perchè sono convinto che l’Arcetana non abbia alcun motivo per farsi bloccare dai timori reverenziali. Detto questo preferisco concentrarmi a fondo sul mio compito, teso a valorizzare in maniera efficace e costante il pregevole valore che contraddistingue i nostri portieri”.