“Nel complesso oggi la Sporting Scandiano ha fatto meglio di noi, devo ammetterlo. Lo 0-0 odierno deriva da un contesto ben differente rispetto a ciò che si è visto l’Agazzanese. Contro i piacentini si è raccolto molto meno rispetto a ciò che siamo riusciti a seminare: viceversa qui al “Torelli” abbiamo senza dubbio faticato, sia a livello fisico sia sotto il profilo mentale. In vari frangenti siamo incappati nel rischio di andare in svantaggio. A seguire nell’ultimo quarto d’ora il ritmo rossoblù è calato, e così da parte nostra c’è stata qualche buona incursione che però non siamo riusciti a sfruttare come avremmo potuto e dovuto. In buona sostanza, osservando come si erano messe le cose, questo è un punto che ci teniamo davvero ben stretto. Probabilmente, è subentrata una certa paura di perdere che può averci condizionati”.
Ora l’Arcetana è attesa da un nuovo confronto cruciale in ottica salvezza. Domenica 2 febbraio, dalle ore 14.30, il “Comunale” di via Caraffa sarà il teatro del duello con il Fabbrico. All’andata biancoverdi vittoriosi per 1-2, ma Borghi non si fida affatto:
“Con l’avvento di Maurizio Galantini al timone dei biancoazzurri, il Fabbrico ha cambiato marcia e i risultati sono lì a darne piena testimonianza. I nostri prossimi avversari dispongono di una solida struttura di gioco, e possono contare su numerose individualità di indubbio valore. Per quel che ci riguarda, servirà ben altra prova rispetto a quella costruita qui a Scandiano. In particolare, ciò di cui abbiamo maggiore bisogno è un urgente miglioramento dell’efficienza in chiave realizzativa: nelle prime 5 partite di questo 2025 abbiamo totalizzato soltanto una rete, ed è un dato che non possiamo certo ignorare”.
Lorenzo Baroni allenatore dello Sporting Scandiano
“Per tanti versi, si tratta di un pari che ci calza stretto. D’altro canto, nell’ultimo quarto d’ora l’Arcetana avrebbe davvero potuto beffarci: di conseguenza, credo che questo risultato possa comunque essere considerato premiante e incoraggiante per noi. In effetti nel primo tempo siamo partiti molto forte: fino all’infortunio di Canalini, che ci ha costretti a ridisegnare alcuni assetti e geometrie di gioco, noi siamo stati in grado di sviluppare molto sia in termini di corsa sia per quanto riguarda i movimenti offensivi. Durante la ripresa, fino al 30′ abbiamo nuovamente tenuto un ritmo altissimo e il nostro vantaggio poteva starci tutto. A seguire è stata però l’Arcetana a evidenziare più vivacità, e come detto noi abbiamo rischiato di incappare in una dolorosa sconfitta”.
“La paura di sbagliare può davvero avere avuto un rilevante peso specifico, da ambo le parti – rimarca Baroni – Ad ogni modo ritengo ugualmente che i biancoverdi abbiano destato buone impressioni, soprattutto per quel che concerne la robustezza difensiva. Oltretutto mister Borghi è un amico, e anche per questo spero veramente che il prossimo anno questo derby possa ripetersi in Eccellenza. La salvezza è un traguardo che rientra nelle corde e nelle potenzialità di entrambe le squadre: al tempo stesso, sia noi sia l’Arcetana dovremo arrivare a un rapido miglioramento dell’efficacia in zona gol”.