Il nuovo capitano biancoverde Daniele Giaroli: “Pronto per affrontare la prossima stagione senza tentennamenti. Conosco bene la quinta serie, e la condizione fisica continua a darmi buoni riscontri. Ora ci attende una mole di lavoro davvero abbondante, nel contesto di un cammino che sarà del tutto differente rispetto a quello della scorsa annata: tuttavia l’Arcetana non ha alcun motivo per nutrire titubanze o timori reverenziali. Possiamo contare su una squadra di buon valore, che di certo esprimerà la massima tenacia fin dal raduno del 1° agosto: poi, intravedo un girone A piuttosto livellato” 

Arceto, 15 luglio 2024 – “Consigli al nuovo capitano? No, basta: io ho terminato il mio percorso da giocatore, e poi Daniele Giaroli non ha certo bisogno di consigli o indicazioni…!” A parlare è Simone Corradini, storico capitano dell’Arcetana: come è noto, l’ormai ex centrocampista classe ’87 ha deciso di porre fine alla propria carriera sul rettangolo verde. La conclusione della sua traiettoria agonistica sul campo è stata festeggiata lo scorso 28 aprile in via Caraffa, in occasione dell’ultima partita casalinga stagionale. 

Adesso, è tempo di voltare pagina. L’esperienza di Corradini continuerà a essere utile all’Arcetana, nel prestigioso e cruciale ruolo di team manager: ad assumere i galloni di capitano biancoverde è invece il già citato Daniele Giaroli, portiere nato anche lui nel 1987.

“A livello personale, sono pronto per affrontare la prossima stagione senza timori o tentennamenti – sottolinea il navigato estremo difensore – L’Eccellenza è una categoria che conosco in maniera diretta e approfondita, avendola affrontata più volte durante gli anni passati. Inoltre la condizione fisica sta continuando a darmi risposte soddisfacenti, sotto ogni punto di vista. Ora il ruolo di capitano mi assegna ulteriori responsabilità, di cui sono ben consapevole: al tempo stesso sono responsabilità che assumo con piena fiducia, spinto anche dal buon valore che caratterizza il nostro organico per il 2024/25″.

E dunque, Giaroli, prima di parlare dell’immediato futuro facciamo un passo indietro. Quali sono i pregi, le qualità che hanno permesso di costruire un cammino così brillante e vincente durante il campionato di Promozione 2023/24? In buona sostanza, come è stato possibile festeggiare l’immediato ritorno in Eccellenza dopo un solo anno in sesta serie?

“Come sapete, sono qui all’Arcetana dall’estate 2021: il percorso portato avanti durante la scorsa stagione è stato ricchissimo di gratificazioni, con tanti successi che si collocano a pieno titolo tra i momenti migliori della mia traiettoria biancoverde. Ritengo che umiltà e spirito di gruppo abbiano rappresentato due ingredienti basilari della nostra formula vincente: detta così potrebbe forse sembrare un’affermazione scontata, ma io credo che sia necessario sottolineare questi aspetti una volta di più. Pur sapendo di essere una squadra contraddistinta da pregevoli potenzialità, sia sul piano tecnico sia sotto l’aspetto agonistico, non abbiamo mai commesso l’errore di dormire sugli allori o di trattare in maniera supponente le squadre che ci seguivano in classifica. Al tempo stesso i periodi difficili non sono certo mancati, ma noi siamo stati in grado di superarli esprimendo tutti insieme una tenacia e un’unità d’intenti davvero eccezionali. Questo quadro d’insieme ci ha permesso di arrivare al risultato che avevamo in mente: un successo che non era certo scontato, specie considerando l’elevatissima qualità della concorrenza”.

Ora, quali sono gli scenari che riguardano l’Arcetana guidata dal nuovo trainer Cristian Borghi? 

“Dobbiamo partire da un presupposto che non va mai perso di vista: rievocare lo scorso anno è un esercizio motivante, ma da ora in poi si apre tutto un altro capitolo rispetto alla passata stagione. Nell’Eccellenza che ci attende, saremo confrontati con una gamma di ostacoli ancora più vasta e severa: sono certo che l’intera squadra lo sappia bene, e proprio per questo sono altrettanto certo del fatto che ciascuno di noi riporrà il massimo impegno fin dal raduno del 1° agosto. La strada da fare è tantissima, e la prima necessità sta nel non lasciarci spaventare o scoraggiare dalla cospicua mole di lavoro che ci attende”.

Quindi?

“L’organico si presenta in larghissima parte rinnovato, e dunque il compito di tracciare con esattezza i nostri obiettivi si presenta piuttosto arduo: d’altro canto, credo pure che quest’Arcetana non abbia valide ragioni per perdersi in chissà quali titubanze. Il raggiungimento della salvezza è una meta che vedo certamente alla nostra portata: al tempo stesso, non poniamoci limiti verso l’alto. Se nel corso delle settimane e dei mesi ci dimostreremo in grado di fare qualcosa di più, magari nell’orbita della parte sinistra della graduatoria, sono convinto che inseguiremo tale prospettiva con tenacia e costanza”.

Come immagini il prossimo girone A di Eccellenza, e quali saranno a tuo parere le maggiori potenze del raggruppamento?

“Tra le squadre meglio attrezzate vedo il Nibbiano Valtidone, senza ovviamente trascurare altre realtà di primo piano come ad esempio Correggese e Vianese. D’altro canto, osservando la composizione delle varie squadre, credo che esca il quadro di un girone piuttosto livellato e aperto a una molteplice quantità di scenari: l’Arcetana ha quindi un motivo in più per lavorare con convinzione e fiducia, ben sapendo di avere i mezzi per poter dare filo da torcere a davvero parecchi avversari”.